Quello della gravidanza è un momento tutto particolare per una donna: che sia la prima gravidanza, la seconda, la terza (o chissà, la quarta? J), è un periodo in cui la futura mamma deve cambiare e adattare le sue abitudini a quelle del bebè in grembo e a quelle degli eventuali fratelli maggiori.
Ma una mamma abituata a portare deve davvero abbandonare questa attività per i nove mesi d’attesa? Come reagirà il grande, che magari è ancora piccolo, se non sarà più portato?
Prima di tutto c’è da dire che per una mamma abituata a portare non ci sono particolari contro indicazioni al babywearing in gravidanza (sempre considerato prima il parere medico): all’inizio, finché la pancia non è ancora importante, la mamma può continuare a portare con il supporto che più preferisce, fascia o marsupio ergonomico, senza modificare le legature.
Mano mano che la pancia cresce, è opportuno passare a legature che non affatichino la zona lombare (già stressata dal peso della pancia) e scarichino maggiormente il peso sulle spalle: portare ad esempio sulla schiena o sul fianco può essere un’ottima soluzione in questo senso.
In questa fase è opportuno passare a fasce rigide o ad anelli, oppure ai mei tai, che si rivelano essere molti pratici. In commercio c’è anche un particolare marsupio senza fascione in vita: si chiama onbuhimo ed è nato proprio per permettere alla mamma in dolce attesa di continuare a portare come più le piace.
Anche per il babywearing, come per tutte le attività, è molto importante che la futura mamma si ascolti profondamente, ascolti il suo corpo e i segnali che le manda, ascolti i movimenti del bebè in grembo e instauri un dialogo con lui/lei: ogni mamma, alla fine, sa cosa le fa bene e cosa no. Come per tante altre attività, anche per il portare, è importante mantenere il livello di ciò che si faceva prima della gravidanza: non ci si può improvvisare portatrici con il pancione se non lo si è mai fatto prima; così come non è indicato smettere del tutto se il primogenito era abituato a essere portato a lungo (a meno che non ci siano prescrizioni mediche che lo sconsgliano).
Inoltre, ricordati che quando la mamma aspetta un fratellino o una sorellina, il primogenito richiede spesso maggiori attenzioni, contatto fisico e protezione: una reazione del tutto naturale al nuovo arrivo. Proprio per questo il babywearing può essere molto utile per gestire il rapporto con il bimbo o la bimba, mantenendo alto il contatto fisico e alleviando il peso dalle braccia della mamma.
E se la mamma è in attesa del primo figlio, può iniziare a portare il pancione? Certo! Portare il bimbo ancora in grembo, con la fascia rigida, ha un duplice beneficio: può alleviare il peso della pancia nell’ultimo trimestre di gravidanza, quando inizia a essere impegnativa e stancante, sostenendola e distribuendo il peso in modo uniforme. Inoltre può essere un modo per fare pratica con la lunghezza della fascia rigida, per essere pronte quando nascerà il piccolino o la piccolina. Per portare il pancione esistono legature particolari che vi può consigliare la vostra consulente del portare di fiducia.
Portare, con fascia o marsupio ergonomico, è una tradizione, un’arte che consente di creare legami meravigliosi, profondi e unici: proprio per questo in ogni fase della vita dei nostri cuccioli può essere praticata con le giuste accortezze e le giuste modalità.
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